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Mana

2019 - ongoing

MANA

 

Mana è il secondo capitolo della serie Biocide Blues, incentrato sulla necessità di ricongiunzione fra uomo e ambiente tramite la negazione del pensiero umanistico. 

Attraverso la lente dell’antropologia strutturale, escluso qualsiasi approccio scientifico, la serie Mana pretende innescare una presa di coscienza individuale e sociale sul ricollocamento del genere umano all’interno del sistema equilibrato della natura, del colmare lo iato del dualismo Cultura-Natura.

Mana è una messa a fuoco dei caustici effetti antropici sull’ambiente, scevra da retoriche catastrofistiche o perbeniste. Un’interpretazione cruda e indigesta della fagocitazione bulimica dell’ecosistema e dell’ultrasignificazione del concetto di risorsa.

Il termine Mana in antropologia definisce un potere spirituale, un’efficacia simbolica veicolata da alcuni oggetti o persone, la qualità di “forma di pensiero universale e permanente".

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TOTEM PRET-A-PORTER

 

Il fenomeno totemico è l’oggettivazione e la feticizzazione di una parentela mistica fra l’umano ed il non-umano, espressa attraverso una forma di rispetto animistico, reciproco e mutuale. Una proto-religione, apparsa agli albori dell’umanità nei 5 continenti, che rappresenta la “connaturalità dinamica fra l’uomo e l’ambiente che lo accoglie”. Il Totem ci riconduce all'archetipo della rappresentazione spirituale, attraverso la trascendenza del verticalismo e l'immanenzadel radicamento al suolo.

I Clan eleggevano e sublimavano a proprio spirito guida un elemento naturale presente nel territorio in cui erano insediati: un processo di identificazione fra umano e non-umano culminante nella difesa strenua del proprio ambiente.

Le basi di questa interazione sana, nella quale si concretizza e mantiene l’equilibrio ecosistemico, sembrano però essere venute meno, a discapito di una idea di Natura intesa non più come “armatura biologica”, ma piuttosto come valore traducibile esclusivamente in codice a barre.

Contestualmente, il concetto di divino, rappresentato come forma di relazione animistica con la Natura, è evaporato riconfigurandosi in supremazia del mercato. 

Totem prêt-à-porter è una serie di opere monumentali in cui la struttura concettuale e spirituale del Totem viene ribaltata, adattata all’approccio contemporaneo umano nei confronti di qualsiasi risorsa organica o inorganica: quello del profitto. 

Un excursus semantico/visivo dell’elaborazione dello sfruttamento, delle mutazioni socio/culturali così come della evoluzione/involuzione del concetto e del rapporto con il soggetto a cui il Totem fa riferimento. Il divino manca paurosamente.

                                                                                         

Totem de l'air fraise

Filtri dell'aria da automobile usati, polveri sottili e agenti inquinanti

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Totem de la sardine

Reti a strascico da peschereccio, nasse, galleggianti, odore di pesce

Totem de la terre

Asfalto, mammella in silicone 

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Totem du chavaux

Parti di automobile, sacchi di iuta, fieno, paramenti, olii esausti

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Totem de la foret

Legno marcio, legno lavorato, stuzzicadenti

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Totem de l'Homme

Cemento armato,m filo spinato Nato, brandelli di vestiti

Totem de l'Eau

Flebo, anfora antica, spazzola da autolavaggio, contenitore del latte, vaso in metallo , sistema di filtraggio, pompa dell'acqua, acqua inquinata

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HABITAT

Habitat è una quadrilogia di video che rappresenta parossisticamente gli effetti antropici sui quattro Elementi.

Quanto l’apporto umano riesca ad influire ed inficiare sulle quattro componenti ecosistemiche, a manometterle e piegarle alla volontà del profitto idolatrico, imprimendo cicatrici ed ustioni sulla biosfera, capaci di essere riassorbite in lassi temporali che vanno oltre l’idea di tempo antropocentrica, è il cardine attorno cui ruota la poetica delle opere.

Le quattro opere sono realizzati seguendo la stessa struttura: al montaggio video è associata, in contrapposizione, una composizione sonora.

L’impianto visivo è verticale, un’idea di cinema ribaltato, adatto alla fruizione audiovisiva più contemporanea, modello social, un rapporto uno a uno con la figura. Le immagini sono sia girate ex-novo che trafugate dalla rete, a tratti sgranate e sfuocate, contro qualsiasi purismo estetico di ultra definizione che pervade la fruizione contemporanea.

L’audio è organizzato come una partitura di suoni e rumori corporei prodotti dall’interazione con l’elemento cui il video fa riferimento.

2 video sono in face di scrittura.

                                                                                 

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SMOKEOCENE

Un fenomeno pervasivo domina la nostra epoca: il dominio del microscopico sulla vita sociale, il ruolo fondamentale che il minuscolo e l’invisibile hanno sulla geopolitca globale. Il diossido di carbonio, gli interferenti endocrini, il glifosato, il PM10, il gas lacrimogeno, le goccioline che contaminano: i veri agenti del contemporaneo sono il fumo, le molecole e le polveri. 

Smokeocene è un video ipnotico e asfissiante integrato ad una composizione sonora:.

Teso al parossismo, il video indaga la realtà atmosferica alla quale siamo tutti mitridatizzati:  dal bbq all’nft, dalla sigaretta all’agricoltura intensiva, la quasi totalità dell’azione umana produce gli effetti rappresentati.

                                                                                 

SMOKEOCENE

Video HD, min. 8.49, audio

EAU DE TOILETTE

Eau de Toilette mette a fuoco il rapporto umano con l’Acqua:

il valore di questo Elemento vitale e salvifico viene celebrato attraverso la dimensione della goccia, l’Io narrante dell’opera.

L’epopea del soggetto viene cadenzata in 3 atti, caratterizzati da altrettanti colori associati alla psicologia cromatica e da 3 gruppi di suoni organici.

                                                                                 

EAU DE TOILETTE

Video HD, min. 9.12, audio

MuM

Mum è un’installazione sonora site-specific, realizzata appositamente per l’Orto Botanico ed Erbario dell’Università di Bologna.

La cavità abitabile di un albero secolare del Giardino, un raro Liquidambar, calda e buia come un grembo materno, accoglie il fruitore avvolgendolo acusticamente. 

Stralci di testi di autori quali Descola, Levi-Strauss, Marx, Haraway e Vandana Shiva vengono sussurrati, inframezzati da nenie, mantra  e vocalizzi: una possibilità di redenzione e di prospettiva possibilista offerti in ultima battuta..

 

Mum è stata interpretata da Giulia Lorvich alla voce e da Corrado Monaco al basso elettrico..

Realizzazione e produzione a cura di William Duarte.

                                                                                         

MuM

File audio, min. 27,34

Installation view @ Orto Botanico dell'Università di Bologna, Cavità del Liquidambar

Per la riproduzione del video è consigliato l'uso degli auricolari

Curandera #1

Hawk's leather blinder, copper rod, feathers, cable ties, human hair, crab shell, floaters, minerals, electric cables, iron, shell, algae, glass, water, Ipod nano, video 7 hours 56 minutes

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CURANDERAS

Le Curanderas sono totem ultra contemporanei.

Incentrati sulla metafora del paraocchi quale simbolo della società dei consumi, per cui ogni entità naturale e non diventa un codice a barre, ogni scultura rappresenta un Elemento. 

Nella stratificazione di simboli che formano l’apparato semantico ed estetico delle opere, trovano posto dei minuscoli video che veicolano narrazioni metaforiche degli effetti antropici distruttivi sugli Elementi stessi.

Ogni video è stato realizzato appropriandosi di footages recuperati in rete: questi spezzoni reali ed amatoriali escludono l’autore da qualsiasi possibilità di fiction. 

Le Curanderas, quindi, veicolano tanto un messaggio di necessità di coscienza ecologica comune quanto un monito di urgenza nell’attuare queste dinamiche.

Due volte son tornato nelle foreste tropicali fra Palenque e San Jeronimo Tulijà a trovare la signora, e sempre per lo stesso antico e personale motivo. La signora è una curandera, un coagulo di magnetismo, misticismo, animismo, medicina tradizionale e fenomeno narrativo, a cui la comunità limitrofa si rivolge con reverenza e devozione. 

Tutto il suo bagaglio culturale ed esperienziale è racchiuso nella propria  tradizione orale e nella collezione ed ostensione di simboli, amuleti e decotti casalinghi.

Dalle zampe di animali alle ali di uccelli, dai residui plastici trovati nella foresta ai denti, dalle bottigliette di intrugli ai capelli, tutti assurgono a feticci votivi, attraverso i quali indurre alla catarsi, se non alla guarigione.

Lei ed i suoi predecessori salivano in cima alla collina per piantare a terra dei Totem,: simboli legati ai rituali di appartenenza a sé stessi ed al proprio ambiente e all'ascensione celeste, per proteggere e guidare la comunità dal punto più vicino al cielo. 

ENG

 

 

The Curanderas are ultra contemporary totems.

Focused on the metaphor of the blinders as a symbol of the consumer society, for which every natural entity does not become a barcode, each sculpture represents an Element.

In the layering of symbols that form the semantic and aesthetic apparatus of the works, there are tiny videos that convey metaphorical narratives of the destructive anthropogenic effects on the Elements themselves.

Each video was made by appropriating footages recovered online: these real and amateur clips exclude the author from any possibility of fiction.

The Curanderas, therefore, convey both a message of the need for a common ecological awareness and a warning of urgency in implementing these dynamics.

Two times I came back to the tropical forests between Palenque and San Jeronimo Tulijà to visit the lady, and always because of the same ancient, personal reason. The lady is a curandera, a coagulum of magnetism, mysticism, animism, traditional medicine and narrative phenomenon, whom the nearby community addresses with reverence and devotion.

All of her cultural and experiential baggage is encompassed in her own oral tradition and in the collection and ostention of symbols, amulets and home-made decoctions.

From animal paws to bird wings, from plastic residues found in the forest to teeth, from bottles of concoctions to hair – all rise to become votive fetishes, through which to induce catharsis, and even healing.

She and her predecessors would rise to the top of the hill to plant Totems These symbols are used in rituals for the gathering between man and his environment and for celestial ascension, meant to protect and guide the community from the point closest to the sky.

 

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Curandera #2

Hawk's leather blinder, copper rod, feathers, coal, cable ties, bricks, moss, chicken bone, carbon rods, Ipod nano, slug shell, video 7 hours 56 minutes

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Curandera #3

Hawk's leather blinder, brass rod, crow wings, carbon rod, coal, necklaces, piece of trumpet, cable ties, needles, bones, bells, heat shrink, Ipod nano, embroidery, video 7 hours 38 minutes

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Curandera #4

Hawk's leather blinder, brass rod, crow wings, carbon rod, coal, necklaces, piece of trumpet, cable ties, needles, bones, bells, heat shrink, Ipod nano, embroidery, video 7 hours 38 minutes

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Curandera #5  Reloj Panbiologico 

Hawk's leather blinder, feathers, coal, wax, plastic, copper rod, human hair, hog teeth, quartz, hi-hat, plastic net, wood, fish hook, pointers, tuning fork, neodymium magnets carbon rod, gold plated ringsiPod, video 7 hours 38 minutes

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T a u t o l o g y

Nella deriva ipertrofica dell’ego umano che vuole così colà dove non si può tutto ciò che si vuole, il ridimensionamento è concetto arduo da abbracciare. Ne siamo un po’ tutti testimoni. Per questo l’anelata sostenibilità è e sarà uno sforzo sovrumano. Implica ricollocamento e decentralizzazione, temi esterni al pensiero occidentale quantomeno. Qualsiasi sforzo teso in questa direzione deve prendere le mosse da una re-immissione umana all’interno del sistema naturale, far naufragare la supremazia culturale del bipede che tutto domina. 

Tautology è la sfera di cristallo, chiaroveggente e divinatoria. Compaiono all’interno della sfera dei concetti ripetuti come mantra della antropologia strutturale. Lo Strutturalismo si occupa della decostruzione del pensiero umanistico e, quindi, di colmare lo iato fra uomo e natura.

Questi concetti vengono coadiuvati o contrapposti a simboli del linguaggio elettronico.

Come in un ossimoro semantico e simbolico, all’interno della sfera vediamo apparire un futuro previsto e predetto, da cui il titolo.

Nessuna retorica catastrofista né benpensante.

E’ già tutto scritto.

Futuro Presente.

ENG

Tautology is a crystal ball, clairvoyant and divinatory. 

Concepts repeated as mantra in structural anthropology appear within the sphere.

These concepts are supported or contrasted with symbols of the electronic language.

As in a semantic and symbolic oxymoron, inside the sphere we see a predicted and foreseen future, hence the title.

No catastrophic or respectable rhetoric.

It's all written down.

Future Present.

T a u t o l o g y

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Divinated crystal sphere, steel support, iPod nano, video 9min. 07 sec.

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Stachanov

La storia di Aleksej Grigór'evič Stachánov è parabola e paradigma del pensiero umanista che trasforma qualsiasi entità naturale in codice a barre.

Minatore di carbone nella Russia degli anni 1930, Stachanov formulò una metodologia di estrazione che lo portò a raccogliere una quantità di 14 volte superiore a quella abituale. nello stesso lasso di tempo. Il termine stacanovismo si riferisce alla sua figura e alle sue gesta. Stachanov fu quindi insignito nella Russia stalinista del premio di “eroe del lavoro socialista”, la massima onorificenza lavorativa, divenendo estremamente ricco e capo del sindacato dei minatori. Una scalata sociale altrimenti impossibile. Sfruttamento del carbone -e delle materie prime in genere- e capitalismo sono sempre andati a braccetto.

Stachanov è una scultura autonoma e autosufficiente, azionata da un pannello solare, sostenibile rispetto al tema che tratta. Un armadietto da lavoratori russo, con le ante chiuse, produce alternatamente sbuffi di polvere di carbone, fuoriuscite di vapore e vibrazioni rumorose. Un file audio integrato, ottenuto saccheggiando la rete, trasporta in un panorama sonoro che narra ascesa e caduta del personaggio. 

 

 

 

ENG

Aleksej Grigór'evič Stachánov's epic becomes the parable of the humanistic thought. which transforms every natural entity into a bar code.

A coal miner in 1930's Russia, Stakhanov devised a methodology for extracting coal that enabled him to gather a quantity of coal 14 times higher than normal. The term Stakhanovism derived from his figure and his work approach.

Stakhanov was then awarded the Hero of Socialist Labour which, in Stalinist Russia, was the highest honour for workers. He became extremely rich, and the leader of the miners’ union. His was an otherwise impossible social climb. Coal use and capitalism always went hand in hand.

Stakhanov is an autonomous, self-sufficient sculpture, activated by a solar panel, which is sustainable, compared to the addressed theme. A Russian workers’ locker, with its doors closed, alternately produces puffs of coal dust, steam emissions, and noisy vibrations. An integrated audio file – also ransacked from the web – transports one into a sound panorama which tells the rise and fall of the character.

S t a c h a n o v

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Russian locker, coal powder, fan, steam machine, vibrating motor, electronic board, audio system, audio file 37 min. 21 sec. 

O r d i n a r y   D a y

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ORDINARY DAY

 

La simbologia del paraocchi è anche il cardine centrale dell’installazione immersiva Ordinary Day. 

La scala aumenta fino ad arrivare alla dimensione umana, diventando paraocchi da cavallo.

Ordinary Day è un dittico di sculture indossabili e attivabili dal fruitore, che lo trasportano nell’esperienza del dramma quotidiano dell'inquinamento.  L’esperienza viene fatta percepire sia dall’interno (Within), attivamente, che dall’esterno (Without), passivamente.

Una volta indossate, le sculture agiscono a livello sinestetico sulla percezione sensoriale, attivando la dimensione visiva, uditiva ed olfattiva.

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ENG

 

The blinders symbol is also the main hinge around which the immersive installation Ordinary Day revolves.

Here, their scale increases to reach human size as horse’s blinders.

Ordinary Day is a diptych of wearable sculptures the viewer can activate to experience the everyday drama of pollution. The experience is perceived both on the inside (Within), actively, and on the outside (Without), passively.

Once the viewer has put it on, the sculpture acts synesthetically on sensorial perception, by activating the dimensions of sight, hearing, and smell.

WITHIN

 

Within sovrasta e ingloba lo spettatore. In Within gli effetti antropici vengono amplificati e sintetizzati. Un senso di oppressione e leggero disgusto viene indotto attraverso due media: un file audio che ricuce i rumori prodotti dall’industria carbonifera, stabilizzati su una frequenza Hertz dissonante, e un profumo che sintetizza le contingenti esalazioni. Questo medium, introdotto dall’autore per la prima volta in una serie di opere, è stato realizzato in sinergia con un naso professionista: il profumo (un fetore in realtà), Le Puanteur du Monde, esprime tutta la propria carica esperienziale e immaginifica tanto attraverso note sgradevoli, quali la combustione, olii esausti e agenti sintetici, quanto attraverso toni familiari che si palesano in seconda battuta, quali pane e zucchero, trasmettendo al contempo una sensazione di repulsione e abitudine.

Una denuncia polisensoriale della mitridatizzazione agli effetti antropici onnipresenti cui siamo sottoposti da oltre un secolo e mezzo.

ENG

 

Within dominates and encompasses the viewer. In this artwork, the anthropic effects are amplified and synthetized. A sense of oppression and slight disgust is induced by two media: an audio file that weaves together the noises produced by the coal industry, while stabilizing them on a dissonant Hertz frequency; and a perfume, which is a synthesis of the consequent exhalations. This medium – here used by the author for the first time in a series of artworks – was realized in synergy with a professional nose: the perfume (actually, a stench), Le Puanteur du Monde, expresses all of its experiential and imaginative charge as much in its unpleasant notes (such as combustion, exhaust oils, synthetic agents) as in its familiar tones (such as bread and sugar) which show themselves subsequently – thus conveying a feeling of repulsion and habit at the same time.

A multisensory condemnation of mithridatism to the omnipresent anthropic effectsl, to which we have been exposed for over a century and a half.

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WITHOUT

 

Without si proietta verso il fruitore frontalmente, offrendogli una versione edulcorata e rosea della realtà: il lato opposto della medaglia, la mitizzazione ed economia del medium nero. 

Un sistema olfattivo e uno video creano le condizioni sinaptiche per vivere l’opera. Due deodoranti per l’ambiente accolgono il fruitore che si confronta con i paraocchi: come toppe olfattive, i deodoranti rappresentano i tentativi di elusione delle esalazioni, predisponendo lo spettatore ai video. 

Due piccoli schermi, incastonati nei paraocchi, riproducono un video muto che scimmiotta i video propagandistici di inizio secolo scorso, esaltando il progresso sfrenato avviato dall'utilizzo del carbone. La propaganda, però, perde tutta la propria esaltazione nel momento in cui si affacciano, disgustati e inferociti, grandi autori che si sono interessati letterariamente al carbone, da Nietzsche a Montale, da Dickens a Brontë, da Whitman a Engels. 

Un bluff polisensoriale, una presa per il culo ordinaria.

ENG

 

Without projects itself frontally towards the spectator, offering a sugar-coated, rosy version of reality which is the other side of the coin: the mythologising and economy of the black medium.

Together, an olfactory system and a video system create the synaptic conditions to live the artwork. Two air fresheners welcome the user who faces the blinders: like olfactory patches, the air fresheners represent an attempt to elude these exhalations, therefore they prepare the spectator to the videos.

Two small screens, nestled within the blinders, play a silent video – a mockery of propaganda videos from the beginning of the twentieth century – exalting the unstoppable progress started from coal use. . However, the propaganda loses all of its glorification once a series of great authors who took a literary interest in coal – from Nietzsche to Montale, from Dickens to Brontë, from Whitman to Engels – show up, disgusted and infuriated.

A multisensory bluff, an ordinary mockery.

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Horse's leather blinders, feather, copper, painted iron, cable ties, air-fresheners, 2 smartphones, "Hard Times" video, min. 5, sec. 24

Horse's leather blinders, feathers, copper, painted iron, carbon rod, cable ties, used mask "Le Puanteur du Monde" stink, hunting horns, earphones, Ipod, audio file, min. 36, sec. 21

Cough Drawings

Nei Cough Drawings, su supporto cartaceo, forme astratte realizzate con campiture nere di finissima polvere di carbone vengono contrapposte a toppe da bicicletta, metafora della impossibilità -o mancanza di volontà- di risolvere il problema da parte dell’umanità.

Compaiono, a tratti, altri simboli, quali diapason, piume e foglia di rame.

In the Cough Drawings, realised on paper, abstract shapes, composed by black coatings of extra fine coal dust, are presented in contraposition to bicycle patches, a metaphor for humanity’s impossibility – or lack of will – to solve the problem.

Occasionally, more symbols appear, like tuning forks, feathers and copper foil.

 

D r a w i n g s

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Digestion

Pencil, inkjet print on recycled paper

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Just gimme a coal-powered power plant

and I know what to do with it

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